“La mafia rialza la testa. Ma ci pensa la Cuccarini.”

lorella-cuccariniC’? un clima ostile a Reggio Calabria. Il gioco si sta facendo duro. Il procuratore di Reggio ? Giuseppe Pignatone, una vita di antimafia alle spalle. Sembra lo stesso clima ostile che in passato ha segnato col sangue pagine di storie della nostra repubblica. Quasi fosse il prologo dell’ennesima insperata tragedia. La lettera con contenuti minacciosi di Marted? ? soltanto?l’ultimo atto intimidatorio di una lunga serie, partita ad inizio mese con una piccola esplosione alle porte della procura della citt?. Segno di un lavoro che d? risultati, in termini di arresti e sequestri di beni. La cittadinanza deve unirsi con i magistrati reggini, non devono lasciarli soli, devono far diventare la loro lotta la lotta di tutta la citt?, per evitare che la lotta di un Paese sia solo la lotta di pochi eroi. Di tutt’altro spitiro l’atteggiamento burlesco dei senatori che hanno irriso Antonio Ingroia alla lettura del suo nome come obiettivo sensibile di attentato mafioso.

Lo confesso, anch’io dopo qualche partita persa con un amico, con indiscutibili meriti sul campo, mi sono parecchio innervosito. Con la Play Station ? facilissimo. Altrove, esattamente a Torino, un sedicenne non ha digerito che dopo un litigio col padre, questi abbia staccato la spina della consolle e con scioltezza ? andato in cucino ha preso un coltello da carne e lo ha accoltellato per poi rinchiudersi nella sua stanza. Una reazione spropositata, non c’? che dire. Il padre adesso ? stato sottoposto ad intervento chirurgico di ricostruzione della laringe. I videogiochi trasportano la coscienza in una dimensione irreale, per i pi? piccoli si consiglia, dopo un’ora di gioco ininterrotto, uscire fuori prendere un pallone e calciarlo contro un muro il pi? forte possibile.

A Pantelleria chiamarsi Demis Silvia ? rischioso. Puoi fare la fine del protagonista della di Elio e Le Storie Tese “Gimmi Ilpedofilo”. In realt? in questo caso ? andata meglio, perch? anzich? morire “vittima solo del proprio cognome”, l’equivoco gli ? costato 4 giorni di carcere ingiusto, scontato a posto di un trans di nome Demis e nome d’arte Silvia. L’ambiguit? del soggetto indagato giustifica solo in parte il ridicolo errore delle forze dell’ordine, incuranti del tentativo del giovane trentacinquenne di dare spiegazioni.

Il?festival di Sanremo mi ha sempre fatto schifo. Non lo guardo mai. Ricordo qualche anno fa di un concerto dietro i Quattro Cannola, organizzato dalle band locali, chiamato “Saremo contro Sanremo”, in concomitanza con la finale del festival, con una buona risposta della gente, o di quegli anni in cui la kermesse ligure coincideva con le serate del Veglione e l? non c’era storia, scegliere a cosa rinunciare era facilissimo.?Adesso per creare l’attesa hanno lanciato la notiziona della presenza della showgirl Lorella Cuccarini completamente nuda con solo una chitarra davanti. Fanno di tutto per non farmelo guardare. Sarebbe l’ora che attenzionassero la qualit? musicale dei concorrenti.

Perora ? tutto, ci vediamo Gioved?, come il mercato di via Mazzini.

?Oltre Fiumara – Rubrica settimanale che apre uno spiraglio tra le cinta murarie del borgo, per far passare qualche notizia fuori dal comune.?