Se nello scenario europeo non cambia quasi nulla, in Italia il voto per le Europee di ieri ci consegna un pesante ribaltamento tra i rapporti di forza nel governo, qualche delegittimazione illustre ed infiniti altri scenari di mutazioni fantapolitiche nazionali.
Anche a Castelbuono un certo tzunami c’è stato, con il Movimento 5 Stelle che resta sì il primo partito (27,44%) ma perdendo ben dodici punti percentuali rispetto a solo un anno fa, a vantaggio innanzitutto della Lega, che dallo striminzito 2% delle politiche del 2018 balza infatti al 15%. Cresce il Partito Democratico, che arriva al 24%, trascinato dai leader delle preferenze Pietro Bartolo (389) e Caterina Chinnici (293), ben più di Ignazio Corrao del M5S (212) e di Matteo Salvini (200).
Difficile il confronto con il voto locale delle europee di cinque anni fa, “falsato” dal risultato personale (2 mila voti) del candidato Mario Cicero, che trascinava la lista Tsipras al 54%. Ad ogni modo, riportiamo in calce la tabella con quei risultati.
Brutto segnale l’affluenza al voto, che sfiora il 40% a Castelbuono, leggermente superiore alla media siciliana (37,6%) ma decisamente più bassa rispetto al 56% nazionale.
- Politiche 2018 a Castelbuono